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ELENCO FONDI

FONDO DEL CAPITOLO DI CASTELSARDO

Libri Amministrativi:

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Parrocchie

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Prestiti tra Enti Eccles.

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Serie Vescovi Diocesani:

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Diego Capece

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INDICI QUINQUE LIBRI

INDICI QUINQUE LIBRI

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Per gli studi di natura storica e demo-antropologica non si può prescindere dallo studio dei volumi Quinque libri (cinque libri). In questi registri, fin dalla fine del XVI secolo, in seguito alle disposizioni del Concilio di Trento, venivano annotati gli atti di battesimo, matrimono, morte, l'amministrazione del sacramento della Confermazione e lo stato delle anime della parrocchia. Uno spaccato, dunque, ininterrotto dell'intera popolazione, nello specifico Gallurese e Anglonese, fino ai giorni nostri.

   In questa sezione del sito, presto saranno disponibili gli indici dei nomi dei volumi Quinque Libri di ogni singola parrocchia della diocesi.

La consultazione degli indici è solo il primo passo per la ricostruzione della storia della propria famiglia. Una volta individuati nell’indice i propri antenati, per avere un albero genealogico sarà necessario procedere a ritroso implementando con i dati riguardanti gli atti di matrimonio e morte.
Per chi desidera accingersi a tale tipo di ricerca, il sito propone l'elenco fondi, consultabile nell'apposita sezione del sito. Successivamente sarà necessario recarsi fisicamente presso l’ASD dove è possibile visionare la documentazione digitale.

Il personale dell’ASD è a disposizione per eventuali consulenze all'utenza impegnata nelle proprie ricerche.

    

A titolo esemplificativo, si riportano alcuni indici:

Antica biblioteca

ANTICA BIBLIOTECA DEL CAPITOLO DEI CANONICI DI AMPURIAS

Nel Palazzo Pes-Villamarina, sede dell'Archivio Storico-Digitale, è custodita parte della collezione dei volumi più preziosi, circa mille, dell'Antica Biblioteca del Capitolo dei Canonici di Ampurias per essere catalogati e digitalizzati.

La Diocesi di Tempio-Ampurias, infatti, conserva nella città di Castelsardo, all’interno del ex-complesso episcopale, l’Antica Biblioteca. Si tratta di un patrimonio di circa diecimila volumi tuttora in fase di catalogazione. Il testo più antico risale al 1515, fino ai più recenti che segnano la data di morte della collezione: il 1928. La biblioteca infatti con il trasferimento della sede vescovile da Castelsardo a Tempio Pausania fu “tombata” e non più implementata ed aggiornata, a causa della rarefazione delle attività curiali nell’antica sede di Ampurias.

fotobiblioteca

 I Canonici della Cattedrale di Castelsardo costituirono progressivamente la biblioteca in quanto impegnati nelle attività di docenza presso il Seminario Diocesano della città, nelle attività di predicazione in tutto il territorio della Diocesi e nelle attività di amministrazione del patrimonio della Chiesa. Si costituì, in questo modo, uno strumento importante tanto per la poliedricità dei diversi campi del sapere, quanto per la qualità dei volumi acquistati. La teologia, la filosofia, le materie geografiche, matematiche e fisiche, gli argomenti storici e politici, la medicina e l’alchimia sono solo alcune delle materie rappresentate dalla collezione dei volumi della Antica Biblioteca. 

La recente riscoperta di questo patrimonio ha indotto la Diocesi di Tempio-Ampurias a predisporre un progetto di recupero integrale della biblioteca che a partire dalla catalogazione dei materiali passando per il restauro e la conservazione giunga ad una piena fruizione dei dati e dei volumi.

Le rarità tipografiche, acquisite in tutta Europa lungo i cinque secoli di vita della biblioteca, meritano di essere visibili e fruibili ad un largo pubblico non soltanto in quanto semplici oggetti d’arte ma anche consultabili nella loro primaria funzione di contenitori di informazioni e dati.

Nel corso del 2011 si è portato avanti il progetto di inventariazione e catalogazione, intrapreso nel 2010, con tecnologia RFID, sistema già adottato dalla Biblioteca Vaticana.

L’obiettivo infatti è quello di allestire una sala consultazione che, attraverso l’uso del RFID, permetta agli studiosi di adire ai contenuti delle cinquecentine e seicentine della biblioteca senza manipolare i libri.

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